venerdì 26 aprile 2013

Venerdí Leggero: Bella Ciao

Buongiorno!! Ieri 25 Aprile si festeggiava la giornata della Liberazione dall'occupazione nazista in Italia. 
Non posso fare a meno di quest'avvenimento e oggi il nostro già abituale Venerdí Leggero lo dedichiamo a una delle canzoni più famose al mondo. Il Bella Ciao.

Questa canzone, di origine dell'Emilia-Romagna, nacque da un canto di lavoro  ottocentesco delle mondine della Pianura padana. Influenziato il testo da "Picchia picchia alla porticella" e "Fior di tomba", Bella Ciao è diventato l'inno della Resistenza. 

Ho trovato il testo di quella che dovrebbe essere l'origine del Bella Ciao, usata dai operai oppressi di fine dell'ottocento-inizio del novecento. Trascrivo letteralmente l'introduzione che ho trovato assieme al testo:
Quella che segue è la versione più antica mai registrata del canto delle mondine. Era già cantata dalle mondine delle "Terre d'acqua" della bassa vercellese a partire dal 1906, quando riuscirono a conquistare il diritto alle otto ore lavorative. Qui, riaffiorano le eterne aspirazioni di giustizia e libertà. La frase "bella ciao, bella ciao" ripetuta più volte, potrebbe voler significare “Ciao giovinezza, ciao bellezza che sfiorisci in terreni paludosi tra fatiche e stenti". Il testo, ripreso dall'Ecomuseo delle Terre d'Acqu, proviene dal libro "Riseri d'al me coeur" di D. Massa, R. Palazzi e S. Vittone.

Alla mattina appena alzata, o bella ciao, bella ciao
Bella ciao ciao ciao, alla mattina appena alzata,
devo andare a lavorar..!

A lavorare laggiù in risaia, o bella ciao, bella ciao
Bella ciao ciao ciao! A lavorare laggiù in risaia
Sotto il sol che picchia giù!

E tra gli insetti e le zanzare, o bella ciao, bella ciao
Bella ciao ciao ciao, e tra gli insetti e le zanzare,
duro lavoro mi tocca far!

Il capo in piedi col suo bastone, o bella ciao, bella ciao
Bella ciao ciao ciao, il capo in piedi col suo bastone
E noi curve a lavorar!

Lavoro infame, per pochi soldi, o bella ciao bella ciao
Bella ciao ciao ciao, lavoro infame per pochi soldi
E la tua vita a consumar!

Ma verrà il giorno che tutte quante o bella ciao, bella ciao
Bella ciao ciao ciao, ma verrà il giorno che tutte quante
Lavoreremo in libertàaaaaaa!


Adesso, vi faccio vedere la canzone originale in italiano Bella Ciao

Per non allungare troppo il post, ho preferito aggiungere i link di tutti i testi invece di trascriverli. Spero non sia troppo scomodo.

Testo qua: Bella Ciao italiano  Potete trovare qualche differenza fra il testo e questa versione, dato che ci sono centinaia di versioni diverse, addirittura da una sola parola.

Ci sono tantissime versioni in tantissime lingue e ovvio ce ne sono tante in spagnolo. Secondo me, questa di Manu Chao suona benissimo.
Testo qua: Bella Ciao Manu chao

C'è anche questa versione del gruppo spagnolo Boikot, più punk. Notate come dicono c-i-ao, pronunciando la i. :D :D :D :D

Testo qua: Bella Ciao Boikot


Insomma, secondo me è una della canzoni più belle e tristi che abbia mai ascoltato. Auguri agli italiani anche se con un piccolo ritardo ;)
Bacione, 
Adeu!!TuttiPazzi


mercoledì 24 aprile 2013

Si Parla di Grammatica: La Passiva 3

Buongiorno!! Si continua con l'approfondimento della passiva. Se le settimane precedenti abbiamo visto che la passiva si costruisce con i verbi essere/venire usati come ausiliari e il participio passato del verbo, adesso vediamo come creare delle perifrasi di obbligo.

Questo deve essere fatto da Luigi  dovere+essere+participio passato

Questo lavoro va fatto subito  andare coniugato+participio passato

Entrambi le frasi intendono un obbligo. Nella prima frase viene usato il verbo modale dovere, che da solo indica già necessità. Dato che come verbo modale accompagnerebbe il verbo all'infinitivo in caso di essere una frase attiva (Luigi deve fare questo), per creare la passiva usiamo dovere+essere+participio passato verbo.

Nella seconda frase troviamo che il senso di obbligo si raggiunge grazie al verbo ausiliare andare. Quindi la struttura di questo verbo passivo sarebbe la stessa di quelli visti in precedenza: andare coniugato+participio passato verbo. In questo caso, non c'è bisogno di usare un verbo modale per significare il senso di obbligo.

Adesso che c'è parecchia info, proviamo a fare qualche frase da soli?? :)

Trasformiate questi frasi attive in passive e commentiate!!

Pietro saluta Gianni
Anna e Antonio hanno preso il libro
Gli studenti devono ascoltare la spiegazione
Mi hanno detto di no
La direzione prega gli studenti di non entrare in quest'aula

C'è qualche dubbio fin qua?? C'è qualche cosa che non ho spiegato bene?? Ho inventato qualcosa?? Fammilo sapere!

Bacione, TuttiPazzi

lunedì 22 aprile 2013

Come descriveresti la tua propria bellezza?

Ho trovato per caso, come spesso succede con le cose più carine, un esperimento sulla soggettività della bellezza femminile.

Un ritrattista forense disegna una donna due volte: la prima dalla propria descrizione, la seconda dalla descrizione di una terza persona che non conosce ma che ha visto questa donna oggetto dell'esperimento. Il forense non può mai vedere la donna che ritratta, quindi ci saranno due disegni "ciechi". L'esperimento viene a dimostrare come le donne abbiamo una nostra visione più pesimista e sempre più brutta sulla nostra bellezza, oltre ad essere più lontana della realtà. L'esperimento si ripetisce ripete con parecchie donne.
Quando loro vedono i due ritratti si stupiscono di come sono state esigenti e soggettive con sé stesse.

Un video molto carino, da non perdere. Scusatemi se non capite sia l'inglese che lo spagnolo, ma non l'ho trovato in sottotitolato in italiano. Se qualcuno/a lo trovasse, me lo faccia sapere per cortesia!!


Cosa pensate riguardo a questo argomento? Si esagera? È vero che le noi donne ci sentiamo più brutte e meno preziose di come siamo in realtà?
Buona serata!!TuttiPazzi

domenica 21 aprile 2013

Conoscere Valencia: Toponimo

Il toponimo di Valencia deriva dal termine latino Valentia Edetanorum, nome dato dai romani che fondarono la città. Il significato sarebbe "città forte degli edetani". Gli edetani appartenivano ad una tribù iberica insediata nella zona. C'èra l'abitudine da parte dei romani di nominare le colonie romane con dei toponimi allegorici di virtù militari.


Gli arabi chiamarono la zona Madīna at-Turab, Città di Sabbia, e il termine Balansīa veniva usato per la taifa di Valencia (cos'è la taifa di Valencia? Uno dei regni musulmani creati dopo la fine del Califato de Cordoba nel 1010). Poi il termine si userebbe anche per riferirsci alla città. Dopo la conquista da Jaime I, il termine Balansīa viene cambiato per Valencia o (València in valenciano) .

Tratto da Wikipedia.

Mini post questo di oggi , ma con un contenuto storico troppo denso, cosí ho preferito non approfondire di più.

Buona sera!

Adeu, TuttiPazzi!

venerdì 19 aprile 2013

Venerdí Leggero: Negramaro & Elisa

Buongiorno!! Sono una persona veramente molto calma, però questi mesi di cambio di stagione mi fanno sentire più attiva, con voglia di migliorare tante cose, mi vengo in mente mille idee.... succede anche a voi?

Come ho detto qualche volta, non ho un particolare gusto musicale, insomma non sono una che ama seguire dei musicisti, gruppi e concerti. Ma delle volte ci sono canzoni che, senza un motivo concreto, mi caricano di energia positiva. Questa di negramaro ha questa particolarità.



Buon weekend!! Ci si vede con qualche cosina su Valencia nei prossimi giorni ;)
Adeu, TuttiPazzi

martedì 16 aprile 2013

Si Parla di Grammatica: La Passiva 2

Salve! Continuiamo con le forme della passiva italiana.

La settimana scorsa abbiamo visto la forma abituale di creare una frase passiva, cioè, mettendo al verbo attivo l'ausiliare essere coniugato e il participio passato del verbo.
Laura fa la pasta - La pasta è fatta da Laura
Ricordiamo anche che la preposizione per introdorre il complemento agente è da.

Se il verbo ausiliare è semplice si può sostiture per venire invece di essere. La passiva verrebbe così:
Laura fa la pasta - La pasta viene fatta da Laura
Entrambi le costruzioni passive hanno lo stesso significato, quindi possono essere usate indipendentemente.

Se il verbo ausiliare è composto, usiamo essere:
Laura ha fatto la pasta - La pasta è stata fatta da Laura
Non so se in questo caso l'uso dell'ausiliare essere è un obbligo oppure si potrebbe mettere anche l'ausiliare venire, ma non è abituale. Fatemelo sapere!! Comunque useremo essere per non sbagliare :)   Chiarito!!con i tempi composti si usa soltanto l'ausiliare essere, mai venire!!

Attenti anche al participio, che con la passiva concorda in genere e numero con il sostantivo a cui si riferisce!

Vediamo alcuni esempi per chiarire un po' più la situazione:

L'università inaugurerà la nuova biblioteca l'estate prossima
La nuova biblioteca sarà inaugurata dall'università l'estate prossima
La nuova biblioteca verrà inaugurata dall'università l'estate prossima

Molti turisti avevano visitato la mostra al Palazzo Reale
La mostra al Palazzo Reale è stata visitata da molti turisti
NO: La mostra al Palazzo Reale è venuta visitata da molti turisti

Michelangelo finì la Cappella Sistina nel 1541
La Cappella Sistina fu finita da Michelangelo nel 1541
La Cappella Sistina venne finita da Michelangelo nel 1541

Spero che questi post sulla passiva vi siano di utilità. Io sto imparando tanto ;)
Bacione, Adeu!!
TuttiPazzi

domenica 14 aprile 2013

Conoscere Valencia: Storia della Paella Valenciana

Buona sera! Secondo post di conoscere Valencia, non poteva mancare la paella!! Comunque... non vi farò vedere oggi la ricetta originale, ma vi racconterò brevemente la storia di questo tipico piatto valenciano.
Oggigiorno la paella si cucina in mille modi diversi, con tante ricette originali, versionate, inventate. Allora, quello che vi racconterò io sarà l'origine di tutte queste ricette e piatti famosissimi nel mondo.

Cominciamo dall'inizio: La parola paella deriva dal nome latino patella (non tanto lontano dal nome padella in italiano) e significa esattamente questo, una padella di ferro smaltata tonda e piatta con due impugnature, usata per cucinare piatti con il riso, tipica della zona di Levante.

A Valencia, da quando il riso viene importato dall'Asia, è coltivato e molto usato nella sua gastronomia. Il primo documento scritto dove appare la paella come piatto valenciano data dal XVIII secolo, ma era già conosciuto nella tradizione gastronomica valenciana e spagnola.

La paella valenciana si capisce che è quella originaria della zona delle maremme o palude dell'Albufera di Valencia (del quale vi devo parlare). Gli ingredienti utilizzati sono quelli propri della zona: fagiolini piattoni, fagioli bianchi valenciani, anguilla tipica dell'Albufera, lumache/chiocciole. Se questi ingredienti non c'erano si scambiavano per carne di pollo, coniglio e anatra. Il riso sempre "arroz tipo bomba" come conosciuto in spagnolo, sarebbe arboreo/originario.

Ora come ora, si usano i seguenti ingredienti; ci sono anche delle varianti, però:
Arroz (riso)
Pollo y conejo (pollo e coniglio)
Caracoles (lumache) -ozionale-
Alcachofas (carciofi) -ozionale-
Garrofón, tabella (fagioli bianchi valenciani)
Judías verdes (fagioli piatti verdi)
Tomate (pomodoro, mai passata di pomodoro)
Aceite de oliva virgen extra (olio extravergine di oliva)
Agua (acqua)
Sal, pimentón, azafrán (sale, cayenne, zafferano)
Romero (rosmarino)

C'è chi mette anche dei peperoni rossi e verdi, io non l'ho mai visto a casa mia, ma non è così stranno. Tutto il resto che potete vedere oppure assaggiare diverso a questo, non è proprio della paella di pollo e coniglio, cioè, quella veramente detta paella valenciana :) non significa, però, che non sia buona come sapore.


La paella tradizionale si cucina con il legno, conviene farla riposare coperta con della carta di giornale o dei panni per 5 minuti e, dato che è un piatto popolare e familiare, è molto tipico mangiare direttamente della paella, senza piatto. Ognuno mangia ordinatamente la sua piccola porzione dipendendo di come viene servita in tavola. Si dice che il sapore caratteristico della paella fatta a Valencia si ottiene per il tipo di acqua che abbiamo, con un elevato contenuto di calcarei.

Poi esistono tantissime varianti di risi cucinati in una paella, quindi chiamati questi piatti paella, però cucinati in modo diverso. Ad esempio c'è "el arroz a banda", "paella de marisco", "paella mixta", "paella de verduras", e tanti altri tipi. Sono tutti quanti originari della zona valenciana, ma di paesi e regioni diversi, specialmente per quanto fa a quelle che contengono il pesce e i frutti di mare, tipiche delle zone costiere, ovvio.

Non vi do la ricetta oggi perchè me la tengo per un altro giorno, anche se potete guardare questo video. Se capite lo spagnolo non avete bisogno della ricetta tradotta per me :P


Buon inizio di settimana ragazzi! Adeu,
TuttiPazzi

venerdì 12 aprile 2013

Venerdì Leggero, anzi Leggerissimo :)

Ciao! Oggi mi son svegliata presto la mattina, ho fatto colazione e, mentre assaggiava il caffè mi è venuta in mente un'idea un po' diversa..... e se metto oggi sul "Venerdì Leggero" una canzoncina bellina per bambini sia in italiano che in spagnolo, per ricordare un po' di vocabolario e, la cosa più carina, i suoni che fanno gli animali!!!siiiiiii, diventiamo tutti piccini oggi?? :D


Nella vecchia fattoria (versione italiana)



En la granja de Pepito (versione spagnola)


Queste che ho preso sono due versioni qualsiasi, ci sono parecchie su youtube. Non le ho prese per caso però. Tutte due le conoscevo ormai e mi fanno ricordare momenti del passato :)
Nella versione spagnola c'è scritto anche il testo, ma in quella italiana no, quindi ve la metto subito :)

Nella vecchia fattoria, ia ia oh
dove c'è lo zio Tobia, ia ia oh
c'è un bel cortil, un orticel, 
un gran recinto col cancel
c'è vicin la ferrovia, ia ia o

Nella vecchia fattoria ia-ia-o 
Quante bestie ha zio Tobia, ia-ia-o 
C'è la capra-capra-ca-ca-capra 
Nella vecchia fattoria ia-ia-o. 

Attaccato a un carrettino ia-ia-o 
C'è un quadrupede piccino ia-ia-o 
L'asinel -nel-nel-nel-nello,
c'è la capra....
Nella vecchia fattoria, ia ia oh

Tra le casse e i ferri rotti ia-ia-o 
Dove i topi son grassotti ia-ia-o 
C'è un bel gatto-gatto-ga-ga-gatto...
L'asinel -nel-nel-nel-nello,
C'è la capra-capra-ca-ca-capra 
Nella vecchia fattoria, ia ia oh

Così grasso e tanto grosso... 
sempre sporco a più non posso...
c'è il maiale...ma ma maiale
c'è un bel gatto-gatto-ga-ga-gatto...
l'asinel -nel-nel-nel-nello,
c'è la capra-capra-ca-ca-capra. 
Nella vecchia fattoria, ia ia oh

Poi sull'argine del fosso,... 
alle prese con un osso,...
c'è un bel cane ....ca ca cane...
c'è il maiale...ma ma maiale
c'è un bel gatto-gatto-ga-ga-gatto...
l'asinel -nel-nel-nel-nello,
c'è la capra-capra-ca-ca-capra.
Nella vecchia fattoria, ia ia oh

Tra le bestie c'è un trattore...
quando gira, che rumore!...
c'è la tromba...tro tromba
c'è un bel cane ....ca ca cane...
c'è il maiale...ma ma maiale
c'è un bel gatto-gatto-ga-ga-gatto...
l'asinel -nel-nel-nel-nello,
c'è la capra-capra-ca-ca-capra.
Nella vecchia fattoria, ia ia oh

Ma che stiamo diventando tutti matti...!!!
ia ia ooo...

Un bacione, spero che vi piacciano queste due canzoncine, oggi godiamoci un venerdì più leggero del normale :)
Adeu!TuttiPazzi

mercoledì 10 aprile 2013

Si Parla di Grammatica: La Passiva 1

Buongiorno!! Oggi vi vorrei parlare su questo argomento, la passiva in italiano. Il weekend scorso ho scoperto grazie alla correzione di una fedele lettrice ;) (colgo l'occasione per ricordarvi che il blog è interattivo e se sbaglio mi potete, anzi, dovete correggermi e commentare, partecipare!). 
Grazie a lei, mi sono resa conto che ho fatto male la passiva e non me ne ero nemmeno accorta. Cioè, che sbaglio più di quello che vorrei. Allora, vediamo cosa possiamo trovare riguardo alla passiva italiana:

La prima cosa che ho trovato e riconosco che mi ha stupita tanto è che in italiano ci sono 4 tipi di passive, ed io non lo sapevo, brava me!! Ma che cosa ho studiato io a lezione?? Lo so che delle volte sono un pochino distratta, ma ragazzi...... :)
Forse è che non ce lo spiegano così, ma soltanto ci spiegano a lezione la forma passiva comune, quella che è uguale allo spagnolo; dato che le altre le usavo perchè le ho imparate e copiate dalla lingua parlata e non lo sapevo che erano tipi di passive.

Quindi, ho deciso di dividere l'argomento in 4 post, cosí non lo facciamo troppo pessante pesante e si impara meglio no?

In genere, le cose che dobbiamo assolutamente sapere per fare bene la passiva sono:
   -Usiamo la preposizione DA per introdurre il complemento agente (cioè chi ha compiuto una determinata azione, l'autore)
   -Occhio ispanofoni (ispano-parlanti)!!! Mi raccomando non fate come me.... e non usate la preposizione PER, come sembrerebbe ovvio, perchè questa preposizione cambia completamente il senso della frase: PER significa che l'azione è fatta con un fine concreto, ad esempio:

    "Mangio la torta PREPARATA DA mia madre": la torta l'ha preparata mia madre.
    "Mangio la torta PREPARATA PER mia madre": la torta è stata preparata perchè la magiasse mia madre, non io.


   -La struttura del verbo della passiva abituale è così:  ausiliare essere + participio 
   -Questa forma di passiva viene usata in tutti i tempi verbali.

Vediamo finalmente qualche altro esempio:

Le fragole sono magiate da noi

Il paziente è stato curato dal medico

Il traffico è bloccato a causa di un incidente

Il saggio critico è stato scritto da un esperto in materia

State attenti a Facebook perchè in questi giorni vi farò delle domande ed essercizi per vedere se avete capito!!! ;) ;)

Un bacione!!Adeu!
TuttiPazzi




sabato 6 aprile 2013

Conoscere Valencia: El Mercat Central

Buongiornata amici!
Vi ho già parlato qualche volta della mia città, e dato che ci sono tante cose che vorrei raccontarvi, comincio questa serie di post nei quali trattare ogni settimana un aspetto, monumento, ricetta, e altre cose tipiche.
Valencia è famosa per il caldo, il mare, la paella e gli edifici modernissimi. Però ci sono tante altre cose di questa città da raccontare che sono davvero belle.
Il Mercat Central (mercato centrale, mercat è valenciano) è un autentico tesoro proprio in centro.


STORIA




Il mercato occupa attualmente lo spazio che era destinato in precedenza ai mercati itineranti. L'anno 1839 si inaugura un mercato scoperto chiamato il Mercato Nuovo. Gli ultimi anni del XIX secolo questo mercato diventa insufficente per quanto a spazio. Ci sono tanti diversi progetti e l'anno 1910 viene scelto il progetto di due architetti che avevano studiato Architettura a Barcellona e lavoravano lo stile modernista, Alejandro Soler e Francisco Guardia Vial.

I lavori durarono parecchi anni e finirono il 1928, anno della inaugurazione ufficiale del Mercato Centrale. Il progetto fu finito  per gli dagli Architetti Enrique Viedma e Ángel Romaní.

ARCHITETTURA E USI

Il Mercado Central è il palazzo più rappresentativo dell'architettura valenciana di inizio del XX secolo. Si integra perfettamente agli altri palazzi storici accanto: La lonja de la Seda e La Iglesia de los Santos Juanes.
La costruzione del mecato intendeva essere un passo avanti nella modernizzazione della città, nei processi tecnologici e mercantili.
La cupola è di ferro, vetro e ceramica valenciana e raggiunge i 30 metri di altezza.
L'interno ha una distribuzione razionalista, concepito per albergare 959 negozi. Possiamo trovare tutto tipo di cibi: verdura, frutta, frutti secchi, legumi, pane e dolci, carne, pesce, salumi, ...




C'è poi una tradizione popolare propria di questa zona mediterranea, famosa anche al Mercat de la Boqueria di Barcellona di chiedere di fare un panino con dei cibi comprati al mercato: cioè, comprare il pane in un negozio, tonno, prosciuto o qualche altro salume in un altro negozio e chiedere di metter tutto insieme alla commessa. Poi continui a fare la spessa con il tuo panino in mano, una delizia!! :D




Quello che mi piace di più è il movimento e la vita che ogni giorno ci abita intorno. Tutto un riferimento per chi vuole acquistare ottimi prodotti e respirare l'ambiente di un popolo solare e vivace.
Un posto da non perdere!!

Come sono i mercati della vostra città? Comprate spesso in mercati tradizionali o artigianali?
Cosa vi piacerebbe conoscere di Valencia?
Adeu!TuttiPazzi


venerdì 5 aprile 2013

Venerdí Leggero: Enzo Jannacci

Buongiorno!! Una settimana fa ho conosciuto questo cantante grazie ad una lettrice molto speciale, blogger anche lei, italiana che abita a Valencia e insegante d'italiano: Grazie Annalisa! ;)

La ringrazio perchè da quando ho visto quell primo video di "vengo anch'io, no, tu no!" mi sono affezionata a lui, le sue canzoni sono esageratamente ciniche, sarcastiche. Ma perchè nessuno mi aveva parlato di lui?? :P

Ho scelto questa canzone "se me lo dicevi prima" in dal vivo. Spero vi piaccia, ma vi faccio sapere che è un po' particolare, ascoltate attentamente il testo e non giudicate quella melodia tipica degli anni ottanta romantica di sassofoni, che a me fa diventare triste XD



Peccato che una conosca un artista con la notizia della sua morte, specialmente se bravo. 
Ho sempre pensato che gli italiani non capiscono il mio senso ironico, questa è la prova che anche voi siete tanto ironici, dovete essere fieri.

Buon venerdí
Adeu!!TuttiPazzi

giovedì 4 aprile 2013

TuttiPazzi su Facebook

Ciao! Oggi è un grande giorno :D TuttiPazzi ha la sua pagina Facebook, dovete soltanto premere mi piace e avrete tutti gli aggiornamenti del blog. Inoltre di avere un rapporto più diretto e partecipativo.

                                                             
E dimenticavo dirvi che un paio di giorni fa ho aggiornato il post Las Fallas 2013 con delle foto attuali e bellissime. Ringrazio a Rafa Vives e Rosana Muñoz per prestarmi parte del suo lavoro come fotografi e condividerlo con tutti voi. Alla fine del post ho aggiunto anche qualche informazione su "la cremà". Che spettacolo la cremà!!


Io oggi e tanti altri giorni me la sento più o meno così!! Anche voi siete stufi di essere presi in giro per quanto riguarda al lavoro?? Ci parleremo di questo argomento..... troppo necessario farlo in questi tempi :)



Un bacione e domani ci risentiamo con un altro venerdì leggero.
Adeu!!TuttiPazzi

martedì 2 aprile 2013

Si Parla di Grammatica: I Pronomi Relativi

Ciao!!Sapevo che volevo parlare di questo argomento ma non sapevo che non l'ho avevo mai studiato a lezione.... almeno fra i miei appunti non c'è ed io sono molto organizzata! Certo è che il mio non è un caso comune con l'italiano.... 
Vediamo cosa ho trovato nei miei libri (quasi impoluti) di grammatica:

   -In genere, i pronomi relativi sostituiscono un nome e servono a unire due frasi.
   -Che/cui sono invariabili, non concordano in genere o numero, e possono riferisici a persone o cose.
     Quale concorda in genere/numero con il nome a cui si riferisce. Il/la quale, i/le quali.
   -Che si usa solamente come soggetto o complemento diretto (senza proposizione)
   -Cui si usa come complemento indiretto, è preceduto cioè da una preposizione.
   -Quale può riferirsi sia a persone che a cose e si usa prevalentemente nella lingua scritta.
     Può sostituire i pronomi che/cui:
     se funzione di soggetto ---- che
     se insieme a una preposizione ----- cui

Facciamo degli esempi:
Questo è un dolce classico    +    (questo) si mangia un po' in tutta Italia 
[Sostituiamo un soggetto per unire due frasi]
Questo è un dolce classico   che    si mangia un po' in tutta Italia

La stracciatella è un brodo di pollo  +   (nel brodo) viene versato un uovo sbattuto
La stracciatella è un brodo di pollo in cui viene versato un uovo sbattuto
       soggetto     v         c. diretto                                 c. indiretto

Spiegai la situazione al propietario dell'osteria    + (il propietario dell'osteria) mi rassicurò
Spiegai la situazione al propietario dell'osteria, il quale mi rassicurò

Quindi, le mie domande sarebbero:
Possiamo usare sia "che" sia "il/la quale" oppure c'è qualche regola che vieta l'uso di una dell'altra?
Che e cui si usano al singolare?

Uffa....devo proprio praticare questo pronomi. Avete anche voi problemi ad usare i relativi?
Bacione, Adeu!!
TuttiPazzi